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Informatica

Boom delle GPU, spedizioni in crescita del 39% nel primo trimestre

La domanda di GPU è alle stelle e secondo i dati di Jon Peddie Research per il primo trimestre i produttori hanno spedito il 38,74% di GPU in più rispetto all'anno passato. Negli ultimi 12 mesi Intel ha rafforzato la sua posizione di leader del settore grafico, mentre Nvidia domina l'ambito delle schede video dedicate.

Un balzo di quasi il 39% da un anno all'altro per un totale di 119 milioni di unità. Sono i dati complessivi del mercato GPU nel primo trimestre 2021, formato quindi da schede video dedicate ma anche CPU con grafica integrata. Gli analisti di Jon Peddie Research tratteggiano una situazione di stabilità nei rapporti di forza tra i produttori di CPU, con AMD e Intel che perdono rispettivamente lo 0,12% e lo 0,5% rispetto al Q4 2020, mentre Nvidia sale dello 0,62%.


Se confrontiamo il Q1 2020 con il Q1 2021, vediamo una quota di AMD sostanzialmente stabile, una Intel che ha guadagnato terreno nel Q4 grazie alla sua capacità di commercializzare CPU con grafica integrata - specie in ambito mobile - e una Nvidia che ha perso terreno.

"Nel complesso le unità consegnate sono scese dello 0,3% dal trimestre scorso, le consegne di AMD sono calate dell'1%, quelle di Intel altrettanto mentre quelle di Nvidia sono aumentate del 3,9%", scrivono gli analisti.

Tra gli altri dati interessanti, nel report si parla di un aumento delle spedizioni di schede video dedicate del 7% rispetto al trimestre precedente. A livello di quote di mercato, per quanto concerne le GPU dedicate Nvidia si conferma leader con l'81%, con il restante 19% è nelle mani di AMD. Lo scorso anno i rapporti di forza vedevano Nvidia al 75% e AMD al 25%.

Nonostante la carenza di chip e la conseguente domanda, JPR mette in guardia i produttori da una reazione eccessiva rispetto alle attuali condizioni di mercato. "Il rischio è che i fornitori di semiconduttori vengano attirati in una reazione eccessiva e credano che all'improvviso siano apparsi centinaia di milioni di nuovi utenti e che la domanda rimanga elevata", ha affermato il presidente Jon Peddie. "Non solo non è realistico, non è nemmeno vero", ha aggiunto, ricordando che questo livello di domanda non potrà durare per sempre, ma è legato alla pandemia e allo smart working, fenomeno che in futuro - imprevisti permettendo - dovrebbe ridursi.



 

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